Apuane 2012 - Preparazione
Mi considero un tipo sportivo, abbastanza allenato o per lo meno in forma. Grazie al mio fisico abbastanza esile (170 cm x 58 kg) non fatico più di tanto per raggiungere un discreto stato di forma da garantirmi buone performance anche sui terreni più difficili. Tuttavia non mi considero un super-uomo e quindi necessito come qualsiasi individuo, di un adeguato periodo di preparazione per poter affrontare le mie traversate.
Quando parlavo di concatenamento, e provavo a far capire quello che avevo intenzione di fare, tutti pensavano che io volessi affrontare il percorso quasi esclusivamente correndo. Sarebbe bello avere le capacità fisiche e tecniche per affrontare le maggiori cime apuane di corsa, ma credo proprio che non sarei riuscito a correre per più di 15 ore lungo sentieri scabrosi come quelli apuani. Il percorso che avevo scelto, è oltretutto molto tecnico in alcuni passaggi, e vorrei proprio conoscere colui che affronterebbe "di corsa" la salita del Monte Pisanino dalla Bagola Bianca, piuttosto che la cresta del Monte Cavallo, o perchè no, anche la salita al Monte Contrario.
Oltre che rischiare sarei andato a "snaturare" oltremodo il mio approccio personale alla montagna, quindi ci tengo a sottolineare che ho realizzato il mio CONCATENAMENTO esclusivamente di buon passo, correndo solo in quei tratti che permettono di farlo in tutta sicurezza. Questo mi ha aiutato a godere appieno delle Apuane, andando ad abbassare notevolmente qualsiasi tipo di rischio.
Dopo un inverno nel quale non avevo camminato molto, è stato necessario un lavoro dolce e graduale. Non mi reputo assolutamente un super-uomo anzi, uno degli aspetti propositivi delle mie iniziative è proprio quello di voler dimostrare che chiunque, con tanta buona volontà può scovare dentro di sé risorse impensabili in grado di far compiere “imprese” forse inimmaginabili. Certo un minimo di preparazione fisica è necessaria, in modo da garantire al nostro corpo di sopportare meccanicamente e fisiologicamente un certo sforzo. Partendo dal presupposto che per giocare bene a tennis bisogna giocare a tennis, per giocare bene a calcio bisogna giocare a calcio, per giocare bene a basket bisogna essere alti, ma bisogna giocare a basket, credo che per camminare bene sia semplicemente necessario camminare, camminare e poi camminare! Senza nessun timore di esagerare, del resto in natura siamo gli unici animali strutturati in modo tale da poterlo fare.
Se si vuole affrontare al meglio ogni imprevisto e se si vuol godere appieno degli ambienti che si attraversano è bene farlo in piena forma, quindi la mia abitudine è quella di preparare in maniera minuziosa la parte fisica di ogni traversata.
Per il concatenamento sulle Apuane ho iniziato a prepararmi fisicamente ed in maniera appropriata verso la fine di APRILE. Dapprima con blande passeggiate su terreno semplice, senza dislivelli importanti, con zaino molto leggero e pedule da trekking leggere. Tre uscite settimanali, percorrendo 5-10 km a passo medio-svelto. Questo è servito a fare fondo, abituare il fisico ad un lavoro che si protrae per lungo tempo a bassa intensità, ma soprattutto per preparare “meccanicamente” parti del corpo come le caviglie, le anche, ma soprattutto le ginocchia, ad un certo tipo di sollecitazioni.
A metà del mese di MAGGIO, dopo aver visto una reazione positiva del corpo, ho iniziato ad aumentare gradualmente il peso dello zaino ed ho sostituito una delle uscite settimanali con un'escursione su terreno montano, con zaino leggero, indossando gli scarponi che poi avrei utilizzato nella traversata.
Il mese di GIUGNO è andato avanti con qualche problemino fisico (bronchite!) che mi ha fatto perdere tempo prezioso e brillantezza.
Sono riuscito a ripristinare la mia tabella di marcia per LUGLIO riuscendo in qualche maniera a preparare il fisico a lavorare con intensità, finalizzando così la preparazione in AGOSTO, aggiungendo anche del potenziamento muscolare.
A SETTEMBRE ero finalmente pronto per partire per una nuova incredibile esperienza!