Apuane 2012 - L'idea
Camminare è la mia grande passione, chi mi conosce bene ormai lo sa... Ho la fortuna di vivere in un luogo unico, sotto tale punto di vista, perchè questa piccola lingua di terra mi permette di poter scegliere l'ambiente in cui camminare. In riva al mare, piuttosto che in campagna, oppure immerso in lussureggianti boschi di castagno o addirittura tra fitte faggete che mi accompagnano sin quasi alle nude ed aspre vette apuane... dislivelli impegnativi in pochi km.
Chi mi conosce, può anche spiegare quanto mi piaccia il camminare lentamente, l'unico modo che mi permette di assaporare appieno l'ambiente che mi circonda. La faccia nera di questa mia passione è senza dubbio la prerogativa di andare per monti da solo, niente di impegnativo si intende, adoro la montagna a 360°, ma mi cimento quasi esclusivamente nell'escursionismo più o meno "estremo". Sono attratto dalle lunghe distanze, e mi piace coprirle in solitaria, adoro il " silenzioso rumore della natura" rotto solo dall'incedere dei miei passi e la solitudine in alcune circostanze mi procura quasi "un brivido di piacere".
Dopo l'esperienza della Gea2009, non ho più fatto niente del genere. Per scelta, ovviamente, in quanto nella vita ci sono delle priorità da seguire, e in questi ultimi anni la priorità è stata ed è la mia famiglia! Niente di più bello! L'arrivo di Marco è uno di quegli avvenimenti che ti sconvolge la vita in positivo. Più impegno in famiglia significa meno tempo non certo per le camminate quanto per le lunghe traversate.
Ecco che nasce l'idea di preparare una traversata con caratteristiche particolari: impegnativa, di kilometraggio non eccesivamente elevato, con dislivelli importanti e che mi portasse a stare fuori casa il minor tempo possibile... in parole povere un CONCATENAMENTO. Una di quelle esperienze che si discosta in maniera assai netta dal mio modo di concepire la montagna, ma che fa pur sempre parte di quelle esperienze che ti permettono di viverla... a 360°. La considero una sorta di evoluzione della mia passione, Conosco talmente bene questi ambienti, questi sentieri, queste vette, che mi sentivo pronto a tentare un'esperienza così intensa come quella di concatenare un alto numero di cime nel minor tempo per me possibile.
Ci tengo però a sottolineare che è stata affatto una sfida: non era certamente mia intenzione competere con il tempo, ne tantomeno con la montagna... avrei perso in partenza. Non è stata una sfida con me stesso: conosco bene i miei limiti e non ci tengo a superarli. Infine, non si è trattato neppure di una sfida con altri appassionati della montagna, non so nemmeno se qualcuno avesse già provato questa esperienza prima di me e spero bene che chiunque dopo di me voglia intraprendere lo stesso percorso, ebbene, non consideri il mio tentativo una sfida!
Graziano Viviani